UAE Team Emirates, Jay Vine: “Quella del ciclista non è poi una gran vita: in pochi guadagnano bene e dovreste vedere gli alberghi…”

Quello di Jay Vine è stato uno dei nomi più presenti sulle cronache del secondo semestre del 2022. Prima per via delle grandi cose fatte vedere alla Vuelta a España 2022 (due vittorie di tappa prima di una caduta che lo ha costretto al ritiro, quando indossava la Maglia a Lunares del miglior scalatore) e poi per una vicenda di CicloMercato che lo ha portato prima a smentire un suo trasferimento dalla Alpecin-Deceuninck e poi a firmare un nuovo contratto con la UAE Team Emirates. In questa nuova dimensione, l’australiano troverà molto probabilmente anche una svolta dal punto di vista economico.

Vine è sbarcato nel mondo del professionismo “reale” a inizio 2020, dopo essersi imposto in quello virtuale. Due stagioni in crescendo dal punto di vista agonistico, senza qualche difficoltà: “La vita da ciclista pro non è così scintillante come alcuni pensano – le parole dell’australiano in un’intervista a VeloNews – Ho dovuto pagarmi i periodi in altura e il cibo. Abbiamo una vita giù dalla sella e tutte queste cose poi presentano il conto a fine anno. Non tutti noi ciclisti abbiamo stipendi da 6 milioni e alcuni di noi devono pensare a garantirsi il modo in cui andare avanti una volta conclusa l’attività agonistica”.

Questo almeno fino a ora, visto che è probabile che il nuovo contratto con la UAE abbia estremi diversi, rispetto al precedente: “Finora, la carta di credito non è che si sia allargata tanto…”, il commento di Vine. Va rimarcato che il minimo salariale per un contratto World Tour ammonta a 40mila euro all’anno (3300 al mese).

Lo scalatore australiano, che compirà 27 anni domani – 16 novembre, sottolinea inoltre un aspetto già emerso in interviste di altri corridori: “Non potete immaginare gli alberghi in cui dobbiamo dormire. In futuro, in alcuni casi, porterò con me una rete anti-zanzare da mettere in testa. Ci sono alberghi ancora senza aria condizionata, apri la finestra ed entrato in camera insetti grandi come uccelli. Dormire è impossibile. Non è la vita più bella possibile – continua Vine – ma mi piace tantissimo. È divertente e non potrei pensare a fare niente di meglio”.

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2 Commenti

    1. Ciao Tommaso,
      il regolamento UCI parla di circa 40.000 euro l’anno per i dipendenti e 65.000 per coloro che sono invece a partita IVA. Si intendono dunque netti (anche se sono possibili alcune differenze a seconda delle nazioni di appartenenza).

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